Violenza Economica.

Tra i tipi di violenza di genere, l’abuso economico è forse il meno ovvio e conosciuto. Può assumere diverse forme: ad esempio il partner potrebbe impedire la formazione o l’impegno lavorativo della compagna. L’abuso economico è molto comune in quelle famiglie in cui c’è un unico partner che gestisce le entrate e le uscite economiche o quando più semplicemente solo uno dei due lavora e l’altro è in una condizione di dipendenza forzata. Non avendo accesso al denaro se non tramite il partner violento, la vittima si sente completamente in balia dell’abusante. Questi infine potrebbe rifiutare di fornire soldi anche per acquistare i beni di prima necessità o altro ancora. L’abuso economico fa sentire la donna fallita e dipendente e, come le altre forme di abuso, mina il suo valore personale aumentando contemporaneamente l’erronea convinzione di avere bisogno del partner per sopravvivere poiché si ritiene priva delle risorse economiche e delle abilità per fronteggiare la vita.
Violenza Assistita.

Qualsiasi atto di abuso (fisico, psicologico, emotivo, sessuale o economico) compiuto direttamente su figure significative adulte o minori, a cui si assiste direttamente, come testimoni, o indirettamente, percependone gli effetti negativi sul clima familiare. Questo tipo di violenza è un fenomeno purtroppo sottovalutato sebbene l’esposizione a episodi di abuso danneggi seriamente il benessere psico-fisico e le abilità d’interazione sociale del minore e dell’adulto.
Una volta che ci accorgiamo della violenza cosa possiamo fare?
Quando la violenza è conclamata l’unica soluzione è rivolgersi ai professionisti che possono seguire al meglio e sostenere durante tutto il percorso. Perciò centri antiviolenza e sicuramente denunciare l’avvenuta violenza.
Ma vorrei soffermarmi un momento su quello che possiamo fare per prevenire la violenza, e parlo di violenza in generale, perché spesso parliamo di violenza di genere ma dobbiamo comprendere che la violenza è legata ad una relazione che possiamo definire tossica. Nella nostra società, magari la osserviamo maggiormente verso le donne, la violenza è legata ad una relazione di disparita, mancanza di rispetto e riconoscimento dell’altro come essere a se stante con un proprio punto di vista. Perciò siamo all’interno di una relazione passiva- aggressiva che porta la risolvere la diversità con la prevaricazione, pensando che il proprio punto di vista sia assoluto e giusto, negando così la possibilità all’altro di esistere. Perciò penso sia fondamentale prevenire attraverso lo strumento più importante che abbiamo, la relazione, una buona educazione basata sul rispetto e sulla conoscenza reciproca. Insegnare ad affrontare la diversità di opinione e il conflitto rispettando il punto di vista altrui è fondamentale, e questo lo possiamo fare a qualsiasi età. Lo possiamo fare combattendo l’analfabetismo psicologico/relazionale, dando maggiori strumenti per riconoscere e prevenire una relazione tossica, fatta di prevaricazioni e mancanza di rispetto.
Questo lo possiamo fare in famiglia, a scuola, nel territorio continuando a parlare, informare, sensibilizzare sulla questione.

© Copyright Dott.Gianluca Ciuffardi