Cosa fa uno psicologo?
Lo Psicologo è tutt’oggi una figura professionale ancora non molto conosciuta; nel senso che è nota la sua presenza tra i vari specialisti, ma cosa fa e dunque anche quale motivo si va dallo psicologo c’è molta confusione. Per questo proverò a fare chiarezza su questi aspetti.
Allora prima di tutto ci tengo a precisare che la Psicologia ha un ampio campo d’azione, che spazia dal marketing alle neuroscienze, all’ambito giuridico a quello del lavoro.
In questo caso, faccio riferimento alla mia aerea di competenza, che tra l’altro è quella per cui lo psicologo è maggiormente conosciuto, ovvero la clinica.
Ma ritorniamo alla domanda: cosa fa lo psicologo clinico?
Allora, svolge attività di Prevenzione quindi interventi che vanno ad agire su fattori di rischio che possono provocare eventuali disagi,
diagnosi, quindi la comprensione e l’interpretazione dei processi mentali ed affettivi, anche problematici, del paziente. Che non vuol dire attribuire una semplice etichetta ma dare un nome a un nostro disagio e quindi inquadrarlo in una cornice ben precisa.
Intervento che è successivo alla diagnosi, cioè una volta compreso qual è il nostro problema e viene collocata nella nostra storia personale, nel senso che non viene più inteso come un qualcosa che abbiamo senza motivo e ci è capitato da nulla; con la guida del terapeuta si vanno a migliorare quelle che sono le funzionalità cognitive (quindi ciò che fa parte dei nostri pensieri e ragionamenti), emotive e relazionali ed alleviare le condizioni di disagio e di sofferenza; al fine di promuovere lo sviluppo, il benessere e l’efficacia della persona.
Un aspetto molto importante, riveste la costruzione di una relazione con il paziente, basata sulla capacità di comprensione empatica e di ascolto attivo. È infatti proprio la relazione e una buona alleanza, al di là degli strumenti utilizzati in terapia, che permettono il buon esito del percorso.
© Copyright Psicologa Dott.ssa Anna Spada