La lettura in psicoterapia
Vorrei portare all’attenzione dell’utente una questione: la lettura di un libro può aiutare ad allontanare i pensieri nefasti e l’ansia? Ebbene Noam Chomsky diceva:” leggere é un esercizio che apre la mente induce a porsi interrogativi, a fantasticare, sviluppare idee. Non serve a nulla leggere se facciamo scorrere le pagine per poi dimenticarle” .
In terapia a volte può succedere che il terapeuta o l’utente facciano riferimenti a frasi lette in un libro, o a citazioni di un libro che li ha colpiti particolarmente per il contesto, il contenuto.
Ci viene quindi spontanea la domanda: ma se si va in terapia per parlare di un libro che senso ha? Quale utilità potrà mai avere l’atto di leggere, sullo stato di malessere provato? Come fare a leggere e stare concentrati se i sintomi impediscono perfino le azioni di routine quotidiana? Domande legittime.
Pensandoci bene la nostra vita non è al pari di un libro con capitoli, sezioni pieni di eventi, momenti che scorrono fluidi, ed altri burrascosi, bui, in un’alternanza di emozioni? . Ebbene un buon libro può avere la funzione di aiutarci attraverso meccanismi come l’immedesimazione (processo mediante il quale la persona si cala in situazioni o vicende emotive di altre persone, per Freud sinonimo anche di empatia), o la riflessione, ad andare oltre il nostro pensiero ansioso o cupo.
Immaginiamo per un momento di essere noi gli scrittori: non partiremmo forse dalle nostre ansie, inquietudini, fantasie, per imprimere su un testo quello che ci angustia e rendere l’altro partecipe, oltre ad essere un modo per liberarsi dalle nostre angosce? Non avrebbe quindi anche una valenza comunicativa? Ebbene la psicoterapia si basa su questo: comunicazione, relazione e sapersi relazionare sono i principi base, un potente mezzo a disposizione che ci aiuta ad uscire dai nostri momenti di impasse. Se leggere o far riferimento ad un libro , ad una frase, fa emergere attraverso l’immedesimazione, parti di sé come spunti utili per parlare e discutere della nostra persona, ciò non può che giovare al percorso di psicoterapia.
Dott.ssa Emanuela Mastropietro
Psicologa e psicoterapeuta psicoanalitica