Nel 1994 Ferrari e McCown individuano 3 stili di procrastinazione:
1. La procrastinazione da arousal, in cui il soggetto rimanda un compito ritenuto noioso e rutinario, per ricercare sensazioni nuove e forti. Questa procrastinazione è tipica delle persone particolarmente ottimiste, che riescono rimandare, impegni e attività con molta leggerezza, senza render conto delle possibili conseguenze.
2. La procrastinazione evitante in cui il soggetto rimanda l’attività per sfuggire a sensazioni di disagio, evitare un temuto fallimento o giudizi negativi al fine di proteggere l’autostima. Tali soggetti hanno scarsa fiducia nelle proprie capacità e presentano difficoltà nella gestione dell’ansia e dello stress. Nonostante rimandano le attività da svolgere, tali individui vivono in uno stato di colpa e vergogna per non aver completato il compito.
3. La procrastinazione decisionale riguarda invece il posticipare intenzionalmente una decisione da prendere. I soggetti che mettono non atto questo tipo di procrastinazione sembrerebbero avere una scarsa capacità di prendere decisioni e provoca un atteggiamento pessimista del soggetto.
In parole più semplice, i primi due stili di procrastinazione vengono considerati esempi di procrastinazione comportamentale nella quale si posticipa un compito, mentre la procrastinazione decisionale riguarda il rimandare da presa di decisioni.
A partire da questi tre stili Ramirez-Basco nel 2010, descrive altre sei tipologie di procrastinazione.
– Tipo evitante: rimanda il compito il più a lungo possibile al fine di gestire lo stress e del disagio indotti dall’attività.
– Tipo disorganizzato: ha una scarsa gestione del tempo, tende a sopravvalutare o sottovalutare il tempo necessario ad eseguire il compito e di fronte a più impegni ha difficoltà a stabilire delle priorità.
– Tipo insicuro: ha scarsa fiducia nelle proprie capacità e rimanda a lungo prima di svolgere un compito per il timore di commettere errori o fallire.
– Tipo passivo-aggressivo: rimanda il compito per punire chi gli ha richiesto di svolgere un compito sgradito, in questo caso la procrastinazione divenuta una strategia relazionale di comunicazione.
– Tipo perfezionista: è chiamato anche “tutto o nulla”. Queste persone tendono a caricarsi di troppi impegni e di fronte alla difficoltà di finire tutti i compiti li abbandona.
– Tipo edonista: ricerca, per la maggior parte del tempo, il piacere. Spesso si definisce come pigro e poco motivato.
Tecniche per non procrastinare
URGENTE | NON URGENTE | |
IMPORTANTE | Inserisci le attività che devono essere fatte nell’immediato e che non sono delegabili. | Inserisci le attività che devono essere fatte ma che possono essere delegabili. |
NON IMPORTANTE | Inserisci le attività che devono essere fatte nell’immediato e che sono delegabili. | Inserisci le attività che non hanno la priorità. |