L’adolescenza è una tappa dello sviluppo umano caratterizzato da trasformazioni dinamiche meravigliose che si realizzano nel contesto di variazioni fisiologiche, psicologiche e sociali. Tutti sanno quanto sia alta la propensione dei giovani verso il rischio. L’alcol non è solo una delle dipendenze più diffuse a livello mondiale, ma anche la più preferita dagli adolescenti. Il motivo centrale è legato alla proprietà psicoattiva della sostanza che solo apparentemente facilita le reazioni sociali, perché producono piacere, euforia, disinibizione, favorendo il comportamento senza controllo.

E il cervello? L’etanolo fino a quando non metabolizzato circola a lungo nell’organismo interferendo con il suo normale sviluppo organico e funzionale.

A forti dosi l’alcol penetra nel cervello distruggendo centinaia di migliaia di neuroni che rimangono danneggiati per sempre.

I problemi alcol-correlati sono più gravi nelle donne che negli uomini, per via della loro fisiologia che richiede maggiori precauzioni, specie se in fase evolutiva e in stato di gravidanza. I giovani bevono più in fretta e in quantità maggiore degli adulti, ma anche fuori pasto e con l’intenzione volontaria di inebriarsi. Ma perché all’improvviso diventa difficile controllarsi?

Il bere è prima di tutto un modo per socializzare, ma anche un sistema per sentirsi più giovani tra i giovani, un ruolo per rapportarsi e per stare con gli altri… un vero e proprio stile di vita. Inizialmente si genera un effetto disinibitorio, di riduzione dell’ansia e dello stress che porta a un aumento graduale sempre più indirizzato all’aggressività e alla depressione. E’ quindi comprensibile che l’atto sia immediato, veloce, istantaneo, irrefrenabile.

Tra i 14 e i 25 anni viene riscontrata nella società giovanile odierna un’eccessiva influenza di patologie traumatiche, accompagnata da una preoccupante spinta verso la violazione delle leggi e l’abbandono scolastico.

La pandemia ha fatto schizzare il consumo alle stelle e ha consolidato ancor di più la pratica del Binge Drinking, l’ingerenza di più bevande alcoliche in una sola occasione, portando all’intossicazione immediata e al ricovero urgente in ospedale. Senza dubbio il periodo pandemico ha cambiato molte abitudini, compresi gli acquisti su canali multimediali, che permettono grazie alla home delivery una maggiore facilità dei consumi domestici.

L’osservatorio Nazionale Alcol e l’Organizzazione Mondiale della Sanità stanno partecipando e mettendo a disposizione delle decisioni politiche per rinnovare le strategie, i piani di prevenzione con lo scopo di diffondere maggiori informazioni

soprattutto digitali, attraverso i quali si possono usufruire di servizi di intervento, colloqui motivazionali, consigli per la promozione, sensibilizzazione e identificazione precoce dei fattori di rischio e screening.

Tutti siamo invitati a interpellarci su questa sfida, e magari tentare di riflettere su alternative più salutari come la cura della persona, l’alimentazione, la lettura, i viaggi, lo sport e la musica, che contribuiscono a una cultura da supportare nell’interesse di tutti.

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