La stanchezza non è solo uno dei principali e pervasivi sintomi di chi ha preso il Covid.

Ormai “tutti” siamo affaticati da questa pandemia, ma si stima che circa un terzo della popolazione soffra di stanchezza cronica che possa sfociare in patologia.

Si tratta di una stanchezza psichica mantenuta dal prolungamento indefinito della pandemia, insieme alle sue incertezze economiche ed in particolare  con il prolungamento delle restrizioni sociali.

“La stanchezza del non posso più combattere un nemico invisibile… mi sono stancato di chiamare i miei amici e le persone che di solito frequentavo tanto a cosa serve … “

La stanchezza può condurre all’apatia, al ritiro, all’astenia ma anche allo strutturarsi delle dipendenze da social, da cibo … ad agiti e soprattutto allo strutturarsi dell’angoscia con picchi d’ansia fino agli attacchi di panico.

In questa situazione così anomala  e precaria è necessario che il supporto psicologico sia tempestivo e capillare, bisogna prevenire affinchè la stanchezza diventi malattia.

Questo risultato è fortunatamente è possibile con il sostegno e/o la terapia on line.

Già nel 2003 Paolo Migone maggiore esperto della psicoterapia on line in Italia chiarisce l’efficacia del trattamento on line.

Nella terapia on line come nelle terapie off line è cruciale la qualità del rapporto relazionale che il terapeuta riesce a stabilire con il paziente.

Il pregiudizio ancora presente è spesso quello che la terapia on line non sia sufficiente e completa, rimuovendo il fatto che è un tipo di setting: con le sue regole ed i suoi limiti   esattamente come le terapie in presenza.

La tecnica è sempre e solo un mezzo per raggiungere uno scopo.

Di fatto se chi ha sintomi non si decide a chiedere aiuto per il suo disagio è destinato a peggiorare.

 

Non esitate a chiedere aiuto , non rimanete nel silenzio .