Autostima
Cosa e’ e quanto influenza la tua quotidianita
Hai bisogno dell’approvazione degli altri per sentirti una persona di valore?
Ti uniformi ad atteggiamenti, modi di fare modi di parlare ecc… che in fondo non condividi ma che ti fanno sentire accettato da un gruppo?
Hai mai provato del disagio a ricevere riconoscimenti dagli altri, pensando che in fondo fossero esagerati?
Sei capace di vivere un fallimento come un opportunità per imparare e migliorarti?
Ti sai far apprezzare in ambito lavorativo/studio per quello che sai di poter valere?
Tendi ad accontentarti di una relazione sentimentale che non ti soddisfa a pieno per paura di rimanere solo?
Sono una serie di domande per riflettere su un concetto di fondamentale importanza nella vita di un individuo: l’autostima. Che è capace di condizionare completamente l’idea che abbiamo di noi stessi e di conseguenza quello che “comunichiamo” di noi agli altri.
DEFINIZIONE DI AUTOSTIMA
Una definizione chiara e sintetica del concetto di autostima può essere quella dell’enciclopedia
Treccani: “Considerazione che un individuo ha di sé stesso. L’autovalutazione che è alla base, può manifestarsi come sopravvalutazione o come sottovalutazione a seconda della considerazione che ciascuno può avere di sé, rispetto agli altri o alla situazione in cui si trova”.
Il senso di autostima è determinato dalla commistione e dalla relazione di vari fattori,
principalmente:
• il nostro SE REALE ( chi sentiamo di essere)
• il SE IDEALE (chi vorremmo essere )
• il SE NORMATIVO (chi crediamo di dover essere)
Spesso si trovano bassi livelli di autostima in persone che presentano un SE IDEALE troppo perfetto, quindi impossibile da realizzare.
Altra caratteristica, è quella di avere una sensazione del SE REALE troppo svalutante, che sostanzialmente non rispecchia le reali capacità, competenze e potenzialità della persona.
Il terzo principale fattore, che determina bassi livelli di autostima, è l’incapacità di affrontare il fallimento, l’errore, di rielaborarli e utilizzarli come insegnamenti su di noi e sulla vita.
In sintesi si può affermare che per aumentare la propria autostima si può:
• cambiare il sé ideale per renderlo più realistico e raggiungibile
• migliorare la percezione del sé reale, evidenziando i propri punti di forza e potenzialità
• depotenziare la paura del fallimento e dell’errore, imparando ad accettarli, come parte integrante della propria crescita
• spiegare le cause dei propri successi come autodeterminate (locus of control interno) fornisce senso di controllo e aumenta il senso di autostima.
CONSEGUENZE DI UNA BUONA AUTOSTIMA
Avere una buona autostima rappresenta un fattore “protettivo” rispetto allo sviluppo di molte problematiche, tra cui: procrastinazione invalidante, disturbi legati alla percezione del proprio corpo (disturbi alimentari), depressione, ansia, attacchi di panico, autosabotaggio (lavorativo e relazionale), relazioni di coppia disfunzionali.
Coloro che beneficiano di buoni livelli di autostima spesso, senza neanche rendersene conto, vivono una vita soddisfacente in ogni aspetto. Non hanno problemi a socializzare ed ad instaurare “sani” rapporti di coppia, poichè trasmettono una buona e sana immagine di se agli altri. In ambito lavorativo sono consapevoli delle proprie capacità e punti di forza, non demonizzano I propri errori e sono in grado di delegare o richiedere aiuto nelle situazioni e circostanze dove non si sentono abbastanza preparati (senza per questo sentirsi sminuiti).
In conseguenza di questo atteggiamento risultano meno competitivi con I colleghi e più propensi a collaborare in maniera sana per il raggiungimento degli obiettivi (buone capacità di problem solving).
Per aumentare il proprio senso di autostima si consiglia un percorso con un professionista, poichè si tratta comunque di un insieme di schemi ben radicati nella propria mente, frutto di sistemi relazionali, famigliari e scolastici prolungati negli anni. E’ necessario quindi rileggere e rielaborare tali schemi con gli strumenti adatti e un punto di vista esterno e obiettivo.
Tale articolo comunque si propone l’obiettivo principale di far riflettere il lettore su un argomento di fondamentale importanza, quindi di seguito, verranno forniti una serie di brevi suggerimenti pratici:
• Definisci chiaramente I tuoi obiettivi
• evita I paragoni e riconosci la tua unicità
• premiati e riconosci I tuoi successi
• accetta e fai tesoro dei tuoi fallimenti.
E’ importante ricordare che il cambiamento di prospettiva e’ possibile, necessario e favorisce la consapevolezza che gli errori siano opportunità’ di apprendimento e crescita.
“Curati dei tuoi pensieri; diventeranno parole. Curati delle tue parole; diventeranno azioni.
Curati delle tue azioni; diventeranno abitudini. Curati delle tue abitudini; diventeranno il
carattere. Curati del tuo carattere; diventerà il tuo destino”.
R. W. Emerson
Psicologa Dott.ssa Francesca Casasanta
BIBLIOGRAFIA:
Andrighetto e Riva “Psicologia sociale. Fondamenti teorici edempirici” editore Il Mulino (2020)
Enciclopedia Treccani online.
D. Liccione “Argomenti di clinica psicologica”. Edizioni Libreria universitaria.it (2024)
C.S. Carver ,M.F. Scheier, M. Giampietro “Psicologia della personalità. Prospettive teoriche,
strumenti e contesti applicativi” (2023).