Mi chiamo Chiara Cleopatra e sono una Psicologa, ma anche una Coach, una Counselor e una Mediatrice Artistica.
Mi occupo di crescita, quindi di cambiamento ed in buona sostanza di trasform-AZIONI, sia in ambito professionale, sia in ambito personale.
Lo faccio in molti modi, utilizzando tra tutte le tecniche che ho appreso, ciò che riconosco come più efficace mentre accompagno la persona nel suo viaggio. Di solito i cambiamenti più profondi e duraturi avvengono attraverso il potenziamento dell’intuito, l’esplorazione delle emozioni individuali, la gestione del modo in cui vengono stabilite e coltivate le relazioni, la costruzione del (ben)essere, il mantenimento della propria motivazione, della centratura, della capacità di resilienza.
Imprescindibile è lo sviluppo dell’assertività, della focalizzazione affinata e chirurgica degli obiettivi e dei bisogni personali profondi: ciò che è nutrimento rispetto al proprio empowerment personale.
Confido con determinazione sul fatto che ciascuno di noi, anche in momenti di difficoltà molto complessi e strutturati (traumi, lutti, malattie croniche, ecc.), abbia capacità intuitive da potenziare e che spesso si rivelano auto risolutive per le difficoltà da attraversare.

Utilizzo un metodo integrato di Counseling, tecniche di Coaching, tecniche corporee, tecniche di Mindfullness e tecniche artistiche, che si rivelano particolarmente utili quando:
– si è disorientati poiché è necessario prendere decisioni importanti e promuovere il cambiamento;
– nei momenti di “empasse” legati alla vita accademica e/o professionale;
– nella scoperta o nel consolidare i propri punti di forza;
– nel rafforzare la propria motivazione;
– nello sbloccare la propria capacità creativa;
– nel rafforzare la propria assertività;
– nell’affrontare eventi traumatici;
– nel gestire separazioni e conflitti;
– nell’implementare le proprie “soft skills”;
– nella costruzione di team building di successo;
– nella costruzione di un ambiente di lavoro più performante ed accogliente.​​​

Il modello che applico ha un’impronta strategica, di breve durata, con step intermedi e tangibili.
Unisco i vari ambiti della mia variegata formazione cercando di pianificare un intervento breve orientato a gestire le difficoltà / disturbi presentate dalla persona, che verta sulla ristrutturazione dei modi attraverso i quali ognuno costruisce la realtà che sceglie di vivere. Inoltre questo approccio promuove un senso di self-confidence e motivazione più solidi nella persona, che sente quindi di avere una sensazione di maggior controllo ed efficacia nell’affrontare situazioni difficili e/o complicate.
Utilizzando tecniche di varia natura come quelle corporee (ad esempio legate al modo di respirare, di gestire la propria postura, di utilizzare il corpo non più come un involucro,bensì come un alleato finalizzato alla congruità interna personale) oppure artistiche (come l’utilizzo della fotografia, o di materiale artistici vari per tradurre un’emotività interna di difficile comprensione) si lavora con la persona nel cercare di rompere il sistema circolaredi retroazioni (spesso anche inconsapevoli) che mantiene la situazione problematica.
L’aggiramento delle resistenze al cambiamento mantenute fino a prima dell’intervento, che spesso è stato auto-alimentato dall’eccessivo utilizzo del controllo, della logica e dal “parlare” di un argomento specifico analizzandolo in ogni dettaglio; attraverso l’utilizzo di tecniche altre come alcune di quelle elencate sopra, permette di eludere la possibilità di resistere al cambiamento stesso e quindi di entrare con più facilità nella logica propria della persona, nella sua rappresentazione del mondo, nel suo linguaggio, nel suo modo di esprimersi unicamente verso l’esterno.
Solitamente si procede attraverso alcuni step comuni quali:
si concorda insieme gli obiettivi che si vuole ottenere dal percorso;
i primi 2-3 incontri sono di reciproca conoscenza: qui si impostano le fondamenta (essenziali per poter lavorare più profondamente) dell’alleanza terapeutica;
dopo altre 5-6 sedute il problema inizia a sbloccarsi, e la persona comincia ad accorgersi di un progressivo cambiamento del modo di percepire se stress*, gli altri ed il mondo;
si abbandona la rigidità personale disfunzionale per avvicinarsi ad una maggiore elasticità percettivo-reattiva, accrescendo maggiormente la propria autostima, il senso di empowerment personale, l’auto-efficacia nelle situazioni.
Questa modalità di concepire l’intervento personalizzato deteriora l’immagine ormai arcaica e il luogo comune che i problemi e disagi che persistono da lungo tempo, necessitino di un tempo altrettanto lungo per essere risolti, e che il trattamento debba, per essere realmente efficace, contemplare una temporalità indefinita nella quale provare difficoltà e grande sofferenza.

•  Studio : Via Gramsci, 14 – 40012 Calderara di Reno (BO)