Possiamo definire le emozioni come risposte adattive dell’organismo che ci segnalano un cambiamento soggettivamente saliente, ad esempio proviamo emozioni quando accade qualcosa o quando, al contrario, non succede niente. Le emozioni cambiano in continuazione e sono fondamentali per la sopravvivenza, ci permettono di conoscere ciò che accade, quello che vogliamo e quello che per noi è importante.  L’intensità e la durata delle nostre emozioni determinano il nostro equilibrio e il nostro benessere personale.

Le emozioni possono essere innate (emozioni primarie) o apprese (emozioni secondarie).

Le emozioni innate o basiche sono emozioni filogeneticamente determinate, presenti fin dalla nascita e vengono sperimentate anche dagli animali. Sono utili alla sopravvivenza in quanto ci permettono di interagire con il mondo, di capire e di essere capiti. Le emozioni basiche vengono anche chiamate universali perché oltre ad essere provate da tutti sono caratterizzate dalle medesime espressioni facciali in tutto il mondo. Possiamo pensare alle emozioni innate attraverso un continuum (gradevole-sgradevole) in cui troviamo le seguenti emozioni:

  • La felicità: il bisogno o il desiderio è stato soddisfatto. L’emozione della felicità è generata da pensieri positivi, utili e funzionali e da come vengono interpretati gli eventi.
  • La tristezza: si percepisce tristezza ogni qualvolta perdiamo qualcosa di caro, viviamo esperienze considerate negative o quando non vi sono alternative. La tristezza è accompagnata da indicatori quali pianto e pensieri talvolta negativi.
  • La sorpresa: è un’emozione neutra che si può esperire dopo un evento inaspettato o un evento contrario alle nostre aspettative. La sorpresa è l’emozione con la durata piu breve di tutte ed è spesso seguita da emozioni di gioia o paura.
  • La rabbia: è uno stato molto intenso e transitorio che si ha in risposta all’interpretazione cognitiva di stimoli interni o esterni. Ha una funzione adattiva e funzionale in quanto comunica i nostri confini e funge da segnale di allarme per la presenza di ostacoli, minaccia alla propria persona e all’immagine sociale.
  • La paura: emozione di difesa per un pericolo fondamentale per la sopravvivenza producendo la reazione attacco-fuga.
  • Il disgusto: è un’emozione complessa di difesa da pericoli di diversa natura. Quando parliamo di pericoli in relazione all’emozione del disgusto non ci riferiamo a minacce per l’integrità fisica ma bensì a minacce per il nostro senso di dignità.