La psicologia positiva è lo studio scientifico del funzionamento ottimale della persona e dei processi che la portano a vivere in una condizione di completo benessere (Bridget Greenville-Cleave, 2012). Il suo principale fondatore è Martin Seligman, il cui pensiero poggia sull’idea che la felicità duratura può essere raggiunta cambiando il modo in cui trascorriamo il tempo e il nostro approccio alla vita, in quanto questa ultima è fatta di molti bassi oltre che di alti. In psicologia positiva si parla spesso di benessere edonico per riferirsi alla felicità ottenuta dal provare piacere nel momento presente, un piacere che però è a breve termine. Si parla invece di benessere eudaimonico per riferirsi alla felicità quella a lungo termine, quella in cui la personasi sente realizzata nella vita in generale (Bridget Greenville-Cleave, 2012).
La felicità soggettiva si compone di tre elementi:
–soddisfazione della vita: ciò che io penso della mia vita
–presenza di emozioni positive: quanto io mi sento positivamente
–presenza di emozioni negative: quanto io mi sento negativamente
Per aumentare il proprio livello di felicità bisogna concentrarsi su come minimizzare l’umore negativo e massimizzare la soddisfazione nella vita e l’umore positivo (Bridge Greenville-Cleave, 2012).
Seligman ritiene che il benessere psicologico sia composto da 5 elementi:
–emozioni positive->essere di umore positivo
–coinvolgimento->benessere ottenuto dall’essere completamente immersi nell’attività del momento, fino a perdere il senso del tempo, sentendosi dunque un tutt’uno con se stessi.
–relazioni->i rapporti interpersonali buoni di affetto e supporto sono fondamentali a qualunque età.
–significato->dà il senso di direzione nella vita, contribuendo in un maggior senso di realizzazione.
–realizzazione->riguarda il successo, la padronanza della vita e il senso di competenza (Bridge Greenville-Cleave, 2012).