Come distinguere i sintomi di provenienza psichica da quelli di origine organica

Non vi sono dubbi circa il fatto che durante l’ultimo anno molti siano stati i fattori stressanti con i quali ognuno di noi è entrato in contatto quotidianamente. Siamo passati infatti dall’ansia di essere contagiati da un virus poco conosciuto, a quella di diventare noi gli untori dello stesso, accanto a tutti i sentimenti di frustrazione causati dal lockdown e dall’attuale condizione di incertezza continua, che ci costringe ad attendere costantemente le notizie provenienti da telegiornali o altre fonti d’informazione, aggiornarci quotidianamente sul numero di positivi al Covid restando in attesa di nuovi DPCM, che ci indicheranno quel che sarà delle nostre vite.

Vivere in un perenne stato d’ansia è decisamente poco sano, sia per la nostra salute mentale sia perché il nostro fisico ne può risentire. Uno stato di allarme protratto nel tempo aumenta infatti i livelli di stress corporei, in quanto la costante sensazione di essere in pericolo ci espone a un aumento dell’ansia, che può abbassare le difese immunitarie. Oltre allo stato di benessere fisico, sono molte le ripercussioni in termini psicologici di ciò che sta accadendo. A tal proposito, è stato riscontrato come in Italia le farmacie abbiano rilevato un aumento delle prenotazioni di ansiolitici (circa il 35%) e antidepressivi (del 28,2): un dato che ci fa comprendere quanto il Covid stia influenzando la salute mentale dei cittadini. In particolare, un disturbo che appare avere una forte correlazione con la pandemia da Covid, è quello legato all’ansia e agli attacchi di panico. Questo genere di vissuti possono apparire ed essere percepite in maniera diversa da persona a persona, per cui è possibile provare ansia e descrivere principalmente sintomi fisici come respiro affannoso o battito cardiaco accelerato, oppure sperimentare reazioni per lo più emotive, come preoccupazione o paura. Nonostante il forte stato di sofferenza avvertito, alcune persone potrebbero essere restie a chiedere assistenza a professionisti e istituzioni operanti nel campo dell’assistenza sanitaria, anche a causa del timore di contrarre l’infezione da COVID-19 recandosi in strutture di cura. Per di più le difficoltà respiratorie, caratteristica distintiva di un attacco di panico, sono tipiche anche dei sintomi legati all’infezione da Covid-19.

Com’è possibile, quindi, distinguere gli attacchi di panico dai sintomi tipici dell’infezione da Covid-19, in modo da potersi comportare nella maniera più adeguata?

Anzitutto, un attacco di panico ha una durata media di circa quindici–venti minuti, mentre una crisi respiratoria da Coronavirus può durare ore e giorni. Inoltre la “fame d’aria”, tipica di entrambe le situazioni, solo nella crisi respiratoria è accompagnata da debolezza muscolare, causata da una reale carenza d’ossigeno e, di conseguenza, da mancanza di energia. Un altro modo per distinguere le due patologie può essere l’utilizzo tecniche di rilassamento, come fare respiri lenti o praticare la meditazione, che generalmente portano al decrescere dei sintomi legati all’ansia e agli attacchi di panico, mentre non hanno un effetto sul respiro affannoso correlato alla COVID-19, che causa anche sintomi aggiuntivi, come tosse, febbre, brividi, dolori muscolari, mal di gola, recente perdita del gusto o dell’olfatto o sintomi gastrointestinali.

C’è anche un’altra sintomatologia che può essere confusa con quella delle crisi di panico: quella degli attacchi cardiaci. In entrambe le condizioni i sintomi sono infatti rappresentati da dolori a petto, collo, braccio e sudorazione eccessiva ma, se si tratta di una crisi di panico, come anticipato, tutto si risolve in pochi minuti. Anche se l’attacco di panico si caratterizza per degli evidenti sintomi fisici, chi si trova in tale condizione prova altresì una sensazione di estraniamento da se stesso e dalla realtà circostante, che lo distingue dal puro attacco cardiaco.

Come è possibile gestire l’ansia e gli attacchi di panico?

In generale, ciò che accade fisiologicamente durante un attacco di panico è un aumento dell’adrenalina a livello cerebrale, al quale conseguono difficoltà respiratorie, un aumento della produzione di anidride carbonica e, di conseguenza, dell’adrenalina. Per questo la prima cosa da fare è respirare profondamente, mettersi seduti diritti con la cassa toracica aperta, fare dei respiri profondi e lenti, facendo arrivare l’aria fino a gonfiare l’addome. Si tratta della respirazione diaframmatica, un’ottima tecnica da mettere in pratica quando si avverte un aumento di ansia eccessivo, che non si riesce a gestire. A lungo andare l’attacco di panico, se si cronicizza, può diventare invalidante e portare all’evitamento di luoghi e situazioni temute, in quanto associate all’emergere di crisi. Per questo, in caso tali episodi dovessero presentarsi più di una volta, è bene rivolgersi ad uno specialista, come uno psicologo o psicoterapeuta, per farsi aiutare a risolvere questo tipo di problemi.

All’interno della situazione attuale, connotata dalla pandemia che, come detto, può causare ulteriore ansia e panico, è bene evitare un eccesso di informazioni e soprattutto fare attenzione alle fonti dalle quali esse provengono. Nonostante vi sia la necessità di accedere a informazioni essenziali attraverso i media, non è infatti altrettanto necessario mantenere costantemente la propria attenzione sulle notizie che provengono dalla tv o da internet, alle quali si può attingere in maniera misurata, preferibilmente concentrandosi su fonti governative. Inoltre, è importante cercare di mantenere un’aderenza alla realtà, interpretando i dati correttamente e in maniera complessiva. Un altro aspetto importante riguarda il mantenimento di ritmi di vita regolari, che possono aiutarci nell’affrontare la mole di incertezza dettata da questa situazione in continua evoluzione. Infine, condividere le preoccupazioni e i sentimenti inerenti a ciò che sta accadendo con i propri cari è di estrema importanza ma, al contempo, è altrettanto fondamentale riuscire a mantenere un dialogo e una condivisione con queste persone in merito a tutto ciò che fa parte della propria vita, aldilà della pandemia e di quel che ne consegue, parlando anche di altri argomenti.

© Psicologa del copyright |Psicologa| Dott.ssa Decla Vivolo